in libro veritas
blog esistenziale di citazioni letterarie.
giovedì 20 dicembre 2012
mercoledì 7 novembre 2012
Sogni, Ricordi, Sacralità
Tutto ció che é sacro
rientra nella sfera dei sogni e dei ricordi. Di conseguenza noi diventiamo
testimoni di un miracolo, che consiste nell’inattesa, tangibile presenza di
tutto ció da cui eravamo separati per effetto del tempo e della distanza. I
sogni, i ricordi e la sacralitá si assomigliano, almeno per quanto di essi ci é
dato di afferrare. Non appena noi ci troviamo, quand’anche marginalmente,
separati da ció che siamo in grado di toccare, tale oggetto é santificato.
Acquista la bellezza dell’inaccessibile, la qualitá del miracoloso. Invero,
ogni cosa reca in se l’essenza della sacralitá, ma a dissacrarla basta un tocco
fuggevole della nostra mano. Strana creatura l’uomo! Il suo tocco ha un potere
dissacrante, e nondimeno egli reca in se la fonte dei miracoli.
Yukyo Mishima, Neve di primavera
lunedì 8 ottobre 2012
Onda su onda...
Siamo soliti ritenerci ragionevoli, dimenticando che la ragione è una piccolissima zattera su cui galleggiamo finché la furia delle onde non la travolge. E allora è la follia e non la ragione il nostro habitat abituale, a cui l’umanità ha cercato di porre degli argini prima con i riti, poi con le religioni, infine con regole di convivenza, leggi, istituzioni. Finché queste strategie tengono. Basta infatti che le pratiche razionali si sospendano, come nel sonno, o sotto l’effetto dell’alcol o della droga, che il teatro della follia, che costantemente ci abita, apre il suo sipario truce e abissale nelle forme della sua devastazione.
Umberto Galimberti, da La Repubblica delle donne del 26-09-2009Magnetismo
Nulla c’è di più strano e di più fragile del rapporto tra uomini che si conoscono solo con gli occhi, che ogni giorno, persino ogni ora, s’incontrino, s’osservino, costretti, per etichetta o per capriccio personale, a conservare, senza saltarsi e neppure parlarsi, l’apparenza d’indifferente freddezza. Tra loro c’è inquietudine e curiosità sovreccitata, l’isterismo di un bisogno insoddisfatto, innaturalmente represso, di conoscenza ed espansività, e in particolare anche una specie di tensione rispettosa. Perché l’uomo ama ed onora l’uomo, finchè non sia in grado di giudicarlo, e il desiderio è un prodotto di conoscenza imperfetta.
Thomas Mann, La morte a Veneziagiovedì 4 ottobre 2012
Interpreti
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Sapere consiste nel
riferire linguaggio a linguaggio. Nel restituire la grande distesa uniforme
delle parole e delle cose. Nel far parlare tutto. Cioè nel far nascere al di
sopra di tutti i segni, il discorso secondo del commento. Ciò che caratterizza
il conoscere non è né il vedere né il dimostrare, ma l’interpretare.
Michel Foucoult, Le Parole e le Cose
giovedì 20 settembre 2012
L'arte di amare
L’uomo è dotato di ragione; è conscio di se
stesso, della propria individualità, del passato, delle possibilità future.
Questa coscienza di se stesso come entità separata, la consapevolezza della
propria breve vita, del fatto che è nato senza volerlo e contro la propria
volontà morirà; che morirà prima di quelli che ama, o che essi moriranno prima
di lui, il senso di solitudine, d’impotenza di fronte alle forze della natura e
della società, gli rendono insopportabile l’esistenza. Diventerebbe pazzo, se
non riuscisse a rompere l’isolamento, a unirsi agli altri uomini, al mondo
esterno.
Eric
Fromm, L’arte di amare
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