La città vive in me come un poema
che non m’è riuscito di fissare in parole.
Da un lato v’è l’eccezione di alcuni versi;
dall’altro, accantonandoli,
la vita precorre il tempo,
come terrore
che usurpa tutta l’anima.
Ci son sempre altri crepuscoli, altra gloria;
io provo il logorarsi dello specchio
che non si spalanca in una sola immagine.
Jorge Luis Borges, Vaniloquio
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