venerdì 23 settembre 2011

L'homo sapiens parla ecc...



Un paio di milioni di anni fa, mugolii, latrati e gesti prodotti da quel qualcuno non più scimmia e non ancora uomo hanno cominciato a strutturarsi in un linguaggio rudimentale, utile a mettersi d’accordo per dividersi il lavoro e il cibo. Grazie a un più recente cambiamento anatomico (la discesa della laringe) e neurologico (la svilupparsi di una parte di cervello chiamato “area di Wernicke”), mugolii e latrati si sono potuti tradurre in suoni e, infine, nelle parole di un linguaggio articolato. Questo accade trai 100.000 e i 30.000 anni fa, quando tutti i cambiamenti necessari sono compiuti e l’Homo Sapiens “parla”. Parlando e potendo, nel discorso, dire e intendere “io, tu” conquista una coscienza di se come entità separata, che agisce in relazione con il mondo. La scrittura, altro grande strumento di diffusione della cultura umana, ha meno di 6.000 anni: ma ancora Platone ne diffidava.
Elisabetta Visalberghi, La creatività a piú voci

Nessun commento:

Posta un commento