Sergio Davanzo |
Si fa un passo avanti coltivando saggezza, fortezza, temperanza e giustizia, e infine si giunge ad acquisire le virtù purificatrici: proviamo a separare l’anima dal corpo, apprendiamo a evocare gli dei – non a parlare a gli dei, come facevano gli altri filosofi, ma ad agire su di essi, facendo cadere le piogge mediante una sfera magica, collocando amuleti contro i terremoti, sperimentando i poteri divinatori dei tripodi, animando le statue per ottenere oracoli, convocando Asclepio perché guarisca gli ammalati. Ma attento, nel fare questo dobbiamo sempre evitare di essere posseduti da un dio, perché in tal caso ci si scompone e ci si agita, e dunque ci si allontana da Dio. Bisogna apprendere a fare questo nella calma più assoluta.
Umberto Eco, Baudolino
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