lunedì 20 febbraio 2012
venerdì 17 febbraio 2012
Democrazia: il potere del popolo
Un controllo di massa e democratico, non il controllo semplicemente fiscale e facilmente eludibile, non quell poliziesco, intollerabile e inammissibile, ma quello dell’opinione pubblica, dei cittadini, degli elettori sarebbe l’ideale, perchè più severo, perchè imparziale e perchè direttamente disinteressato.
Armando Cossutta, Il finanziamento pubblico dei partiti – 1974
mercoledì 15 febbraio 2012
martedì 14 febbraio 2012
San Valentino
Poichè il desiderio sessuale è insito nella mente e associato al bisogno d'amore, è facile concludere che ci si ama quando ci si desidera fisicamente. L'amore può ispirare il desiderio dell'unione sessuale; in questo caso la relazione fisica manca di brama, di desiderio di conquistare o di essere conquistato, ma è caratterizzata dalla tenerezza. Se il desiderio di unione fisica non è stimolato dall'amore, se l'amore erotico non è anche amore fraterno, non porta mai alla fusione se non in un senso orgiastico e fittizio.
Eric Fromm, L’arte di amare
mercoledì 8 febbraio 2012
Sociologia del cinema
Pochi fenomeni più del cinema contribuiscono a trasformare i linguaggi, a modificare i costumi o, quanto meno, a fornire incessantemente nuove costruzioni di sensi, a imporre gerghi e neologismi.
Sergio Brancato, Sociologia del cinema
http://www.comic-soon.com/neronapoletano/2010/05/25/intervista-a-sergio-brancato/
martedì 7 febbraio 2012
Schiavi delle passioni
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Un uomo è considerato attivo se fa affari, studia medicina, lavora, costruisce o pratica uno sport. Comune a tutte queste attività è il fatto che sono volte a conquistare una mèta.
Ciò di cui non si tiene conto è la causa di ogni attività. Prendete per esempio un uomo spinto verso il lavoro incessante da un senso di profonda insicurezza e solitudine; o un altro guidata dall’ambizione o dalla brama di ricchezza.
In tutti questi casi la persona è schiava di una passione, e la sua attività in realtà è una “passività”, poiché è guidata: è la “vittima” e non l’”attore”. D’altro canto, un uomo che se ne sta inerte a contemplare, senza scopo né fine tranne quello di arricchire la propria esperienza e la propria unità col mondo, è considerato “passivo”, perché non fa niente. In realtà, questo atteggiamento di meditazione è la più alta attività che esista, un’attività dell’anima, che è possibile solo in una condizione di intima libertà e indipendenza. Un concetto moderno di attività si riferisce all’uso dell’energia per raggiungere scopi esterni; l’altro concetto di attività si riferisce all’uso dei poteri inerenti all’uomo, senza tener conto di qualsiasi cambiamento esterno.
Eric Fromm, L’arte di amare
lunedì 6 febbraio 2012
giovedì 2 febbraio 2012
Identificazione senza fine
Sostituire l’idea di un’identità che “rimane sempre identica a se stessa” con la prospettiva di uno sforzo di identificazione che non ha mai fine significa, in teoria, accettare l’assenza di fondamenti prefabbricati ed esterni dell’io e la responsabilità piena e indivisibile dell’io ancora da scegliere: “io sono ciò che riesco a fare di me stesso”.
Zygmunt Bauman, La solitudine del cittadino globale
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