giovedì 20 settembre 2012

L'arte di amare



L’uomo è dotato di ragione; è conscio di se stesso, della propria individualità, del passato, delle possibilità future. Questa coscienza di se stesso come entità separata, la consapevolezza della propria breve vita, del fatto che è nato senza volerlo e contro la propria volontà morirà; che morirà prima di quelli che ama, o che essi moriranno prima di lui, il senso di solitudine, d’impotenza di fronte alle forze della natura e della società, gli rendono insopportabile l’esistenza. Diventerebbe pazzo, se non riuscisse a rompere l’isolamento, a unirsi agli altri uomini, al mondo esterno.
Eric Fromm, L’arte di amare

Nessun commento:

Posta un commento