venerdì 7 gennaio 2011

Gli esseri umani sono tutti uguali?




Le tendenze culturali prevalenti oggi nei paesi occidentali favoriscono una visione egualitaria dell’umanità. Si ama pensare all’uomo come al prodotto di massa d i una catena di montaggio perfettamente congegnata. La genetica e la sociologia, soprattutto, si sforzano di provare, con una mole impressionante di dati scientifici e formulazioni, che tutti gli uomini sono per natura uguali e che se alcuni sono più uguali degli altri, ciò è attribuibile all’educazione e all’ambiente sociale e non a Madre Natura. Si tratta di un’opinione diffusa che personalmente non condivido. E’ mia ferma convinzione, sostenuta da anni di osservazioni e sperimentazioni, che gli uomini non sono uguali, che alcuni sono stupidi e altri non lo sono, e che la differenza è determinata non da forze o fattori culturali ma dalle mene biogenetiche di una imperscrutabile Madre Natura. Uno è stupido nello stesso modo in cui un altro ha i capelli rossi; uno appartiene al gruppo degli stupidi come un altro appartiene ad un gruppo sanguigno.
Carlo Maria Cipolla, "Allegro ma non troppo, con le leggi fondamentali della stupidità umana"

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